Introduzione
L'arte dei bonsai, ossia «la coltivazione artistica di alberi in vaso» secondo il significato del termine giapponese, va sempre più diffondendosi in Italia e, più in generale, nel nostro mondo occidentale.
Così come altri aspetti dell'espressione culturale orientale, quest'arte è sempre più apprezzata quale hobby alternativo a un'esistenza che lascia assai poco spazio alla riflessione e a un rapporto sereno e controllato con la natura e la realtà. Quella di curare e di allevare con cura un albero in un vaso è un'attività che richiede fondamentalmente due qualità: la pazienza e l'intuizione.
Soltanto l'attenzione quotidiana al soggetto prescelto e la prontezza nel cogliere le sue esigenze permetteranno di coltivare un albero sano, forte e di aspetto assolutamente armonico.
A differenza di quanto sostiene un pregiudizio abbastanza diffuso, il bonsai non è un albero che soffre, che non viene nutrito a sufficienza o viene torturato perché assuma determinate forme. Al contrario è forse uno degli oggetti d'amore privilegiati di chi si occupa di giardinaggio in genere. Lo è certamente molto di più di una siepe che viene squadrata senza pietà, perché la potatura di ogni bonsai è pensata, programmata ed eseguita con rispetto e delicatezza, al fine di dare all'albero maggiore armonicità, oltre che di migliorarne la salute. Il bonsai è dunque un albero in miniatura, non un albero «nano», ossia, in un certo senso, malato, con delle alterazioni genetiche, ma piuttosto la riproduzione fedele in scala estremamente ridotta, ottenuta con mezzi meccanici, di alberi esistenti in natura.
E non è difficile individuare l'origine di quest'arte se pensiamo quale fascino eserciti da sempre sull'uomo, la miniatura. La ritroviamo fin nelle forme d'arte più primitive, e specificamente negli amuleti, come espressione di una credenza secondo la quale, magicamente, la riproduzione in scala racchiude la potenzialità dell'originale, quasi rafforzata, concentrata per le ridotte dimensioni. Questo concetto di controllo sulla realtà e, nella fattispecie, sulla potenza magica della natura, era parte integrante della filosofia e della pratica Zen, alla cui luce si sviluppò, raffinandosi, l'arte del bonsai.
Per l'uomo occidentale moderno la cura di questi alberelli, che in genere non superano i 90-100 cm di altezza (e nelle forme più ridotte, i cosiddetti «bonsai in miniatura», i 15-20 cm), è occasione di osservazione sulla natura, ma anche di espressione artistica. Egli avrà, infatti, modo di «guidare» l'albero verso un equilibrio preciso in cui esprima simbolicamente l'armonia della natura, nella sua perfezione e nell'affascinante potenza delle sue deformità. Diciamo che allevare un bonsai non è difficile, qualora si intendano e si seguano le regole fondamentali espresse anche in questo libro.
Non è neppure, d'altro canto, un hobby necessariamente costoso ed è oggi abbastanza diffuso nel nostro paese, perché ci si possa avvalere, e perlomeno agli inizi sarebbe proprio il caso di farlo, dell'aiuto di esperti. Attraverso una pratica attenta e in tempi relativamente brevi, questo affascinante passatempo potrà dare grandi soddisfazioni oltre che ottimi risultati. E speriamo che questo libro vi possa contribuire.
INDICE
Breve storia dell'arte bonsai
Come organizzare la propria collezione di bonsai
Meglio iniziare con più di un albero
I bonsai «pronti» L'albero da vivaio
La pianta giovane raccolta in natura La preparazione dell'albero «in sito»
II bonsai da seme
II bonsai da talea
La talea da fusto (24); La talea da foglia (25); La talea da radice (26).
La margotta
L'innesto
Innesto di cima (31); Innesto di base (32); Come procedere (32).
Conclusioni
Gli stili bonsai e le tecniche di realizzazione
Gli stili di base
Lo stile «chokkan» - o del tronco diritto (34); Lo stile «moyogi» - o eretto informale (28); Lo stile «bankan» - o contorto (40); Lo stile «kokidachi» - o a scopa rovesciata (42); Lo stile «shakan» - o inclinato (44); Lo stile «fukinagashi» - o spazzato dal vento (44); Lo stile «kengai» - o a cascata (47); Lo stile «ban-kengai» - o a semicascata (59); Lo stile «ishizuki» - o albero sulla roccia (59); Un'altra varietà dello stile «ishizuki» - o albero sulla roccia (53)-Stili bonsai di gruppo
Lo stile «sokan» -o a tronchi gemelli (55); Gli stili multipli (58); Lo stile «ikada» -o a zattera (58); Lo stile «yoseue» - o in gruppo (62).
Conclusioni
Come allevare e curare un bonsai
II rinvaso
Allestimento del nuovo contenitore (65); II terreno (65); Fasi finali del rinvaso
(67); Annaffiatura (70).
La potatura
Cimatura (73); Defogliazione (73); Potatura e cimatura delle conifere (75);
Conclusioni (76).
L'applicazione del filo metallico
Utensili, annaffiatura, fertilizzanti
Utensili
Manutenzione (87)
Annaffiatura
I fertilizzanti
Animali dannosi, malattie, pericoli
Parassiti
Malattie
Conclusioni
L'estetica» dei bonsai
Rami, radici, forma del tronco
I contenitori bonsai
Forme, colori e stili dei contenitori (101)
I bonsai miniatura
Le principali piante da bonsai
Pino nero giapponese
Ginepro comune
Ginko biloba
Azalea
Cotogno
Acero tridente
Cotoneaster
Melograno
Albicocco giapponese
Zelkova serrata
Glossario
Appendice
I più bei bonsai del mondo
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